Cloud = Nuvola
La parola “cloud” è un termine inglese che in italiano si traduce con “nuvola” e questa non è una buona cosa, perché fa venire in mente qualcosa di fumoso, di poco definito, anche un po’ grigio.
Da un certo punto di vista è proprio così: l’utente che usa servizi “in cloud” di solito non sa dove risiedono i programmi e i dati di cui sta disponendo. Sapete con esattezza dove sono i dati della vostra Google Mail o del vostro account Facebook? Penso proprio di no.
Ma il cloud permette anche di avere a disposizione servizi che “in casa” costerebbero troppo o addirittura non avrebbero senso, nonché di avere dati sempre a disposizione, da qualunque dispositivo, ovunque ci si trovi, purché si disponga di una connessione ad internet.
Ma che si intende esattamente con servizi in cloud? Riporto da wikipedia.
In informatica con il termine inglese cloud computing (in italiano nuvola informatica) si indica un paradigma di erogazione di risorse informatiche, come l’archiviazione, l’elaborazione o la trasmissione di dati, caratterizzato dalla disponibilità on demand attraverso Internet a partire da un insieme di risorse preesistenti e configurabili.
In sintesi si tratta della possibilità di sfruttare internet per accedere a risorse / servizi che qualcuno ha reso disponibili in rete.
Prendiamo un classico gestionale. Si può installarlo in casa (con tanto di server, postazioni, sistema di backup e tutto quel che serve per farlo funzionare) oppure si può usare in cloud, ovvero qualcun altro si occupa dell’infrastruttura e noi lo usiamo, solitamente pagando un canone.
A noi di 2D Informatica piace la seconda soluzione e siamo specializzati nell’offrire servizi in cloud.